Soldano

Lungo le rive del torrente Verbone, nell’alta val Crosia, sorge Soldano, un piccolo borgo di 1.000 abitanti dalle origini molto discusse. Sulla sua nascita ci sono varie teorie, la più attendibile afferma che sia stato fondato alla fine del 900 dagli abitanti di Ventimiglia e altre località costiere limitrofe che si rifugiarono nell’entroterra per scappare dai saccheggi dei Saraceni. Infatti, dal mare il paese è nascosto e si può vedere solo risalendo la valle, inoltre sono ancora visibili tracce di porte fortificate tipiche delle fortificazioni da difesa che insieme al torrente Verbone e al rio Fullavan costituivano una vera e propria barriera di protezione.

I primi documenti che citano Soldano risalgono al 1257, un atto notarile che riguarda la vendita di una terra per lavori agricoli, da questa transazione si capisce che a quei tempi le attività principali degli abitanti erano principalmente legate all’agricoltura.

Simboli della storia di Soldano sono le chiese, nel centro storico sorge la parrocchiale di San Giovanni Battista, costruita nel XV secolo in stile barocco, che conserva all’interno un polittico attribuito a Andrea della Cella di Finale (sec. XVI), recentemente restaurato, che raffigura San Giovanni Battista; fuori le mura dell’abitato si trovano l’antico oratorio di San Giovanni Evangelista, costruito nel ‘400 di cui è ancora conservato il portale di pietra nera del 1594, e la chiesetta di San Mauro, lungo le rive del Verbone, in origine dedicata alla Madonna della Neve e successivamente al Santo patrono. Ancora fuori dal centro, in regione Urià, si trova il Santuario della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo costruito dalla popolazione alla fine del XIX secolo con lo scopo di ottenere la protezione della Madonna sugli oliveti colpiti dalla mosca olearia.

Da questo si evince che già 200 anni fa la coltivazione di ulivi e la produzione di olio erano una grande fonte di reddito per i cittadini; oltre all’olio un elemento che non ha mai abbandonato i terrazzamenti di Soldano è la vite, che serve per produrre il Rossese di Dolceacqua D.O.C. Dopo il boom dell’economia floreale della Riviera ligure di ponente, alcune coltivazioni sono state convertite per la produzione di mimosa, ginestra e diverse varietà di rose.

Uno dei Borghi più Belli d'Italia

DOLCEACQUA

Borgo medievale nel cuore della Val Nervia, storia, leggende, tradizioni, arte e cultura. Dal’Età del Ferro, passando per Monet, Renoir, i Doria, fino ad arrivare al Rossese di Dolceacqua D.O.C.

Oggi Paese delle Rose

SAN BIAGIO DELLA CIMA

“San Giàixu” sorge lungo il crinale del monte Santa Croce, prima feudo dei conti di Ventimiglia, poi comune della Repubblica di Genova ne “La Magnifica Comunità degli Otto Luoghi”

Orgoglio rurale

SOLDANO

Nascosto nell’alta Val Crosia per sfuggire alle scorribande dei Saraceni, Soldano è un borgo di origini antiche che deve la sua storia all’agricoltura: mimosa, ginestra, rose, vite di Rossese e olive taggiasche le fanno da cornice

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Antroposcene è il Museo Etnografico a cielo aperto che racconta il patrimonio rurale diffuso dei territori di Dolceacqua, San Biagio della Cima e Soldano. 34 km di sentieri, 20 punti di interesse, 6000 anni di dialogo tra uomo e natura. Storie di un costrutto rurale da proteggere, natura e comunità che tornano protagonisti, antiche “nomeranze” che hanno nella pietra di Flysch l’elemento comune che unisce luoghi e persone. Un percorso etno-antropologico guidato da supporti digitali e dinamiche immersive che valorizza e dà voce al bene prezioso che ci circonda.

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